Oggi ho voglia di pollo e me lo preparo alla cacciatora con le olive e un sughetto da scarpetta

Quando il sughetto chiama la scarpetta, significa che è spettacolare e merita d’essere finito fino all’ultimo assaggio: è quello che succede a casa mia ogni volta che porto in tavola il pollo alla cacciatora, succulento, morbido e saporito.

Il pollo alla cacciatora rientra tra i grandi classici della cucina italiana. E’ uno di quei piatti da portare a tavola in gran quantità durante il pranzo della domenica in famiglia: un secondo ricco e sostanzioso tra i più popolari e apprezzati, che può variare di famiglia in famiglia in base alla tradizione tramandata. Quel che accomuna tutte le possibili versioni è il sughetto di pomodoro saporito nel quale si trova immersa la carne, preparato con soffritto classico e tante erbe aromatiche.

pollo alla cacciatora
Pollo alla cacciatora, il secondo ideale per la prossima domenica (Osteriacontini.it)

 

Pollo alla cacciatora, la mia versione chiama la scarpetta finale

  • 1,2 kg di pollo in pezzi
  • 1 cipolla
  • 1 carota
  • 1 costa di sedano
  • 1 spicchio d’aglio
  • 2 rametti di rosmarino
  • 100 ml di vino rosso
  • 400 g di pomodori pelati
  • 100 g di olive nere
  • olio EVO q.b.
  • pepe q.b.
  • sale fino q.b.

Serviamo in tavola una pentola di pollo alla cacciatora e vedremo gli occhi di tutti brillare dalla gioia

Per il prossimo pranzo domenicale in famiglia, prevediamo di servire una pentola invitante di pollo alla cacciatora. Iniziamo mettendo in un tegame capiente un filo di olio con carota, cipolla e sedano tritati grossolanamente. Facciamo scaldare un po’ e dopo pochi minuti uniamo il rosmarino e lo spicchio l’aglio intero da lasciar rosolare. Quando vedremo il soffritto appassito, sistemiamo nella pentola il pollo a pezzi (o quel che troviamo dal pollivendolo di fiducia, fusi, cosce, sovracosce, ali o le parti che si preferiscono), rivolgendolo con la pelle verso il basso.

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Immerso in un sughetto saporito, il modo migliore per mangiare il pollo (Osteriacontini.it)

 

Facciamolo rosolare e di tanto in tanto giriamolo affinché cuocia da tutte le parti. Aggiustiamo di sale e pepe e mescoliamo, poi uniamo il vino da lasciar sfumare. Quando la parte alcolica sarà evaporata, versiamo nel tegame anche i pelati sminuzzati (va bene anche la passata o la polpa a pezzetti. Per un sapore più deciso, via libera all’aggiunta di un po’ di concentrato) e un po’ d’acqua.

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Mangio il pollo alla cacciatora e poi faccio la scarpetta per finire tutto il sughetto (Osteriacontini.it)

 

Abbassiamo il coperchio e lasciamo cuocere a fiamma bassa per almeno 40 minuti di tempo, mescolando di tanto in tanto. Appena mancheranno 5 minuti alla fine della cottura, assaggiamo per accertarci che sia saporito al punto giusto, altrimenti saliamo ancora. Uniamo le olive nere e terminiamo di cuocere.

Ecco che il pollo alla cacciatora è pronto per essere servito a tavola e gustato ancora caldo. Se ricerchiamo un sapore più deciso e travolgente, ricordiamoci di aggiungere insieme al rosmarino anche le foglie di alloro o maggiorana in cottura e una spolverata di prezzemolo tritato sui piatti da portata quando lo serviamo.

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