Quando il sughetto chiama la scarpetta, significa che è spettacolare e merita d’essere finito fino all’ultimo assaggio: è quello che succede a casa mia ogni volta che porto in tavola il pollo alla cacciatora, succulento, morbido e saporito.Â
Il pollo alla cacciatora rientra tra i grandi classici della cucina italiana. E’ uno di quei piatti da portare a tavola in gran quantità durante il pranzo della domenica in famiglia: un secondo ricco e sostanzioso tra i più popolari e apprezzati, che può variare di famiglia in famiglia in base alla tradizione tramandata. Quel che accomuna tutte le possibili versioni è il sughetto di pomodoro saporito nel quale si trova immersa la carne, preparato con soffritto classico e tante erbe aromatiche.
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Per il prossimo pranzo domenicale in famiglia, prevediamo di servire una pentola invitante di pollo alla cacciatora. Iniziamo mettendo in un tegame capiente un filo di olio con carota, cipolla e sedano tritati grossolanamente. Facciamo scaldare un po’ e dopo pochi minuti uniamo il rosmarino e lo spicchio l’aglio intero da lasciar rosolare. Quando vedremo il soffritto appassito, sistemiamo nella pentola il pollo a pezzi (o quel che troviamo dal pollivendolo di fiducia, fusi, cosce, sovracosce, ali o le parti che si preferiscono), rivolgendolo con la pelle verso il basso.
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Facciamolo rosolare e di tanto in tanto giriamolo affinché cuocia da tutte le parti. Aggiustiamo di sale e pepe e mescoliamo, poi uniamo il vino da lasciar sfumare. Quando la parte alcolica sarà evaporata, versiamo nel tegame anche i pelati sminuzzati (va bene anche la passata o la polpa a pezzetti. Per un sapore più deciso, via libera all’aggiunta di un po’ di concentrato) e un po’ d’acqua.
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Abbassiamo il coperchio e lasciamo cuocere a fiamma bassa per almeno 40 minuti di tempo, mescolando di tanto in tanto. Appena mancheranno 5 minuti alla fine della cottura, assaggiamo per accertarci che sia saporito al punto giusto, altrimenti saliamo ancora. Uniamo le olive nere e terminiamo di cuocere.
Ecco che il pollo alla cacciatora è pronto per essere servito a tavola e gustato ancora caldo. Se ricerchiamo un sapore più deciso e travolgente, ricordiamoci di aggiungere insieme al rosmarino anche le foglie di alloro o maggiorana in cottura e una spolverata di prezzemolo tritato sui piatti da portata quando lo serviamo.
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