Il rotolo di melanzane è uno di quei piatti che a casa mia fanno sempre colpo. Ogni volta che lo preparo, la prima a chiedermi la ricetta è mia cognata: mi dice che muore dalla voglia di impararla, perché non crede a quanto possa essere semplice da realizzare e allo stesso tempo scenografico da portare in tavola.

Il rotolo di melanzane è un piatto ricco e saporito, che puoi servire come secondo, come antipasto o come piatto unico. Le melanzane creano un rotolo farcito con un cuore filante che conquista tutti al primo assaggio. Una volta arrotolato e farcito il tutto, lo metto in forno e si crea una crosticina dorata che lo rende proprio irresistibile.
Quali sono gli ingredienti che occorrono per realizzare il rotolo di melanzane
- 3 melanzane lunghe
- 300 g di provola a fette sottili
- 200 g di prosciutto cotto a fette
- 100 g di parmigiano grattugiato
- 4 pomodori ramati
- Pangrattato q.b.
- Olio di semi di arachidi q.b. (per friggere)
Il procedimento per portare in tavola l’irresistibile rotolo di melanzane
Per prima cosa taglio le melanzane a fette sottili, per il lato lungo. Le friggo in olio di semi finché diventano dorate e le lascio raffreddare su carta assorbente. Su un foglio di carta forno cosparso di pangrattato dispongo le fette leggermente sovrapposte, creando un rettangolo.

Spolvero con il parmigiano, poi sistemo la provola, i pomodori a fettine e infine le fette di prosciutto cotto. Con l’aiuto della carta forno arrotolo tutto dal lato lungo, stringendo bene. Chiudo le estremità e faccio riposare il rotolo in frigo per circa un’ora.
Dopo il riposo lo trasferisco su una teglia, cospargo la superficie con altro pangrattato e inforno a 180 °C per 20/25 minuti. Una volta cotto lo lascio riposare qualche minuto e lo taglio a fette.

Se vuoi un piatto più leggero, puoi grigliare le melanzane invece di friggerle. Il ripieno si può personalizzare in tanti modi: mozzarella e pomodori secchi per una versione vegetariana, o formaggio spalmabile e rucola per un rotolo freddo e tipicamente estivo.
Ogni volta che lo porto a tavola sparisce in un attimo e la mia cognata puntualmente mi ripete: “Questa volta mi scrivi la ricetta, vero?”. E io sorrido, perché so già che la prossima volta me lo chiederà di nuovo.