Ci sono piatti che raccontano una storia. Per me, gli spaghetti al pomodoro fresco non sono soltanto un classico della cucina italiana: sono il ricordo più vivido delle estati passate in campeggio con tutta la mia famiglia. Bastava poco per creare quell’atmosfera unica: l’odore dei pini che circondavano le tende, il vociare allegro dei bambini che correvano scalzi e la voce di mia nonna che, con calma, preparava da mangiare sul fornellino.

Gli spaghetti al pomodoro fresco sono uno dei piatti che mi ricordano la mia infanzia felice. La nonna li preparava sempre quando andavamo in campeggio e c’era però un dettaglio che per me faceva la differenza: non ho mai amato le pellicine dei pomodori. Così mia nonna, paziente come sempre, aggiungeva un passaggio in più per me: passava i pomodori cotti con il passaverdura, ottenendo un sugo cremosissimo.
Spaghetti al pomodoro fresco: gli ingredienti per preparare il piatto estivo per eccellenza
- 500 g di spaghetti di buona qualità
- 700 g di pomodori freschi (San Marzano o datterini)
- Olio extravergine di oliva q.b.
- Foglie di basilico fresco q.b.
- 2 spicchi d’aglio
- Sale q.b.
- Parmigiano grattugiato q.b.
Il procedimento per preparare gli spaghetti al pomodoro fresco come li faceva la mia nonnina
Inizio lavando bene i pomodori e tagliandoli a pezzi. Nel frattempo metto sul fuoco una pentola capiente e alta con abbondante acqua: per ogni etto di pasta calcolo almeno un litro, così gli spaghetti hanno spazio per cuocere senza incollarsi.

Verso abbondante olio in una padella e soffriggo due spicchi d’aglio sbucciati e schiacciati. Aggiungo i pomodori e qualche foglia di basilico e lascio cuocere a fiamma media, finché i pomodori non diventano teneri. Poi tolgo l’aglio e passo i pomodori con il passaverdura. In questo modo il sugo diventa cremoso e senza pellicine, proprio come lo preparava mia nonna per accontentare i miei capricci da bambina.
Quando l’acqua bolle aggiungo il sale e butto gli spaghetti. Li mescolo subito nei primi minuti, poi li scolo due minuti prima del tempo di cottura previsto. Poi, li salto con il sugo a fiamma vivace per terminare la cottura. Quando impiatto, aggiungo una spolverata di parmigiano grattugiato e una foglia di basilico.

Il momento in cui li servo è sempre speciale: il profumo che si sprigiona dal piatto mi riporta indietro nel tempo, ai tavolini pieghevoli del campeggio, al vento che muoveva la tovaglia e alle risate dei grandi e dei bambini che coprivano il canto delle cicale.
Gli spaghetti al pomodoro fresco restano il simbolo della cucina italiana: semplici, genuini e pieni di ricordi. Per me però avranno sempre il sapore del campeggio, dell’odore di pini e di quel gesto premuroso di mia nonna che eliminava le pellicine per rendermi felice.